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Ristorante I Carracci

Inizia la stagione preferita dai sognatori, quella dei crepuscoli dorati e del foliage, della pioggia e della foschia romantica che trasformano ogni paesaggio in un acquerello vivente. Atmosfere e sensazioni da ritrovare in centro a Bologna. Il Grand Hotel Majestic “già Baglioni” propone un vero e proprio “catalogo” di idee, sensazioni, profumi che ci prendono per mano, o per la gola, e ci guidano attraverso l’autunno e la sua poetica bellezza. Riconnettendoci al ciclo eterno della natura.

Lo chef Cristian Mometti del ristorante I Carracci ha reinventato le sue proposte: gli ospiti possono scoprire il nuovo menù autunnale, frutto di una ricerca creativa che parte dal territorio, o dedicarsi ad altre scelte più particolari, come quello che ruota intorno al tartufo bianco delle colline di San Miniato, quella dei dessert o quella del pranzo domenicale, un rito sempre molto apprezzato dai bolognesi.

L’arrivo dell’autunno coincide con l’atteso ritorno del pranzo della domenica, un rituale che, grazie alla magia della gastronomia bolognese, ricrea l’atmosfera delle tavolate d’antan: intorno ai piatti tradizionali si rafforzano legami e relazioni familiari e si crea un’intimità concreta e reale. Il simbolo di questa riscoperta è il Carrello del Gran Bollito, disponibile a cena il giovedì, il venerdì e il sabato, mentre la domenica sarà disponibile sia a pranzo che a cena. L’intero menu domenicale è un inno alla bolognesità più accogliente, con cappone, pollo arrosto della Bassa con salsa al pignoletto e patate al rosmarino, spiedini alla petroniana, lasagne, tagliatelle, cotoletta alla bolognese, budino di patate Bologna Dop e molto altro.

L’autunno è anche la stagione dei tartufi, preziosi diamanti della gastronomia: ecco perché una delle novità di stagione è il menù a loro dedicato. Protagonista, la varietà pregiata dei tartufi bianchi di Savini Tartufi delle colline di San Miniato: li troviamo come ingrediente fondamentale di varie ricette, preparati con uovo – cotto rigorosamente a 62° – crema di Parmigiano reggiano 36 mesi e lardo di montagna, nella tartare di vitellone, nel tajarin, nel filetto di manzo con purea di patate, ma che possono essere portati direttamente al tavolo al naturale per arricchire un piatto con le loro preziose scaglie.

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